Written by APE Genova

APE Confedilizia Genova aderisce alla maratona contro il blocco degli sfratti

Ape Confedilizia Genova dice “NO” al blocco degli sfratti. Lo fa organizzando, mercoledì 21 aprile prossimo, con inizio alle 10, una “maratona oratoria” in diretta sulle pagine Facebook e Twitter della Confedilizia e sul canale Youtube della confederazione.

“Maratona per la libertà – No al blocco degli sfratti”.

Questo il titolo dell’evento al quale parteciperanno giornalisti, politici, studiosi, rappresentanti di associazioni di categoria, dirigenti di Confedilizia e singoli proprietari. Per Ape Confedilizia interverrà Vincenzo Nasini, presidente dell’associazione di Genova e Provincia oltre che vice presidente nazionale:

«Occorre finalmente interrompere il blocco degli sfratti, che è un’inaccettabile violazione dei diritti proprietari, che sta esasperando migliaia di famiglie in estrema difficoltà economica, non più in grado di sostituirsi allo Stato, sostenendo per giunta spese e tasse per immobili che il Governo ha sottratto alla loro disponibilità facendo carta straccia di sentenze ottenute dopo anni di mancati pagamenti e costosi contenziosi».

La finalità dell’evento online è quello di portare con forza, all’attenzione dell’opinione pubblica, del governo e del parlamento, un grave problema che ha causato danni ingenti. Sono migliaia infatti i piccoli proprietari immobiliari a cui è impedito, ormai da lungo tempo, di rientrare in possesso dei propri beni e che vivono la paradossale situazione di dover pagare le tasse e le spese di un appartamento di proprietà, occupato da inquilini che non pagano da anni. Trovandosi a volte senza una casa in cui stare di cui pagano le spese, senza percepire alcuna rendita e, per di più, pagando le dovute imposte. A Genova sono numerosi i casi di famiglie messe in ginocchio da un intervento che le ha private del frutto del loro risparmio ed eliminato una fondamentale fonte di reddito, in molti casi pure in presenza di rate di mutuo da pagare e spesso con la beffa di dover sostenere le spese condominiali a carico degli inquilini morosi.

Presidente Associazione APE Nasini
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GENOVA: per il blocco degli sfratti in tanti sul lastrico

ANCHE A GENOVA TANTE STORIE DI VITTIME DEL BLOCCO DEGLI SFRATTI. APPELLO AL GOVERNO PER TOGLIERE IL BLOCCO. AUMENTANO DEL 63% LE CASE CHE VANNO ALL’ASTA

Continuano ad arrivare ogni giorno – a Confedilizia, ma anche a deputati e senatori – le richieste di aiuto dai proprietari che subiscono da un anno la requisizione di fatto del loro immobile attraverso il blocco degli sfratti. Una misura che – attraverso ripetute proroghe – ha annullato i provvedimenti con i quali i giudici avevano ordinato di restituire ai proprietari i loro beni, spesso dopo anni di mancati pagamenti, contenziosi e occupazioni abusive. Situazioni spesso insostenibili, che la maggiore associazione della proprietà privata ha raccolto e messo a disposizione di tutti. Storie che, come spiega Vincenzo Nasini presidente di Ape Confedilizia Genova e vice presidente nazionale:

«Riguardano anche la città e la provincia di Genova. Il Parlamento deve correggere la misura che impone il blocco degli sfratti. E’ il momento di dimostrare che non siamo in presenza di una riedizione del Gattopardo: cambiare tutto (o quasi…) perché resti tutto come prima. Fino ad ora questa è purtroppo l’impressione e il problema irrisolto del perdurante blocco degli sfratti senza ristori per i proprietari lo dimostra».

Nasini ricorda un dato appena pubblicato:

«Drammatico specchio della crisi della proprietà: aumento del 63% degli immobili che finiscono all’asta».

Nella piccola selezione resa pubblica (la potete scaricare cliccando QUI) si fa riferimento a casi di famiglie messe in ginocchio da un intervento che le ha private del frutto del loro risparmio ed eliminato una fondamentale fonte di reddito, in molti casi pure in presenza di rate di mutuo da pagare e spesso con la beffa di dover sostenere le spese condominiali a carico degli inquilini morosi. Il tutto, senza alcun risarcimento da parte dello Stato; anzi, persino con l’obbligo di versare l’Imu. La strada da seguire – Confedilizia lo ha detto molte volte – è un’altra. Per gli affitti in corso, servono interventi di sostegno per pagare i canoni. Per quelli oggetto di sentenze, occorre individuare le situazioni di difficoltà, sulle quali agire con misure di aiuto a carico dello Stato. Il Parlamento si è reso conto di tutto ciò. In Commissione Finanze, alla Camera, la precedente maggioranza si è espressa chiaramente per limitare il blocco, che il decreto-legge Milleproroghe ha esteso fino al 30 giugno, così portandolo a quasi un anno e mezzo. Su questa partita si gioca la credibilità del nuovo Governo e della nuova maggioranza. E il dibattito in corso avrà avuto un senso se – entro pochi giorni, non settimane – sarà varato un provvedimento che faccia quanto richiesto dal Parlamento: anticipazione della fine del blocco, di almeno tre mesi, per le morosità pre Covid (come previsto dall’accordo di maggioranza di venerdì, ritirato sabato su richiesta del Governo);  cancellazione dell’Imu 2021 per tutti i proprietari interessati; erogazione di indennizzi adeguati per gli stessi proprietari. Si tratta, beninteso, di misure minime che si limiterebbero ad attenuare, non certo a cancellare, gli enormi danni causati dal blocco degli sfratti a tante famiglie di piccoli risparmiatori. Se non si farà neppure questo, i proprietari e gli stessi inquilini saranno ulteriormente mortificati, ma Governo e maggioranza perderanno la faccia.

Presidente Associazione APE Nasini
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Blocco degli sfratti, un disastro per migliaia di famiglie genovesi e liguri

Intervenire al più presto

«Più che un blocco degli sfrati, il possibile allungamento dello stop all’esecuzione sta diventando un vero esproprio della proprietà e una beffa per migliaia di proprietari Genovesi e Liguri. Chiediamo al Governo e ai parlamentari liguri di intervenire prima che sia troppo tardi».

Con queste parole Vincenzo Nasini, presidente Ape Confedilizia di Genova e vicepresidente nazionale, interviene su una questione al centro del dibattito politico. L’esecutivo ha appena annunciato di voler portare il blocco degli sfratti a 16 mesi, per giunta senza alcun risarcimento in favore dei proprietari, senza neppure esentarli dall’Imu e provocando gli effetti drammatici su migliaia di famiglie descritti nelle lettere, pubblicate ogni giorno sul sito internet di Confedilizia. Nei giorni scorsi l’opposizione in Parlamento è intervenuta a sostegno dei proprietari:

«Si tratta di una presa di posizione importantissima, che leggiamo come propria dell’intero Centrodestra, anche perché segue interventi nella medesima direzione da parte di esponenti della stessa Lega, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Confedilizia si oppone da mesi a questa misura e siamo grati a chi condivide le ragioni sulle quali si fonda la contrarietà dei proprietari, che sono ragioni di buon senso e non di parte. La strada da seguire non è il blocco degli sfratti – che annulla provvedimenti dei giudici spesso risalenti ad anni fa, incoraggiando di fatto l’illegalità e danneggiando gli stessi inquilini onesti – ma l’individuazione, in concreto, delle difficoltà collegate alla pandemia, per far seguire interventi di sostegno a carico dello Stato e non di privati cittadini» aggiunge Nasini.

Fra pochi giorni la norma, inserita nel decreto Milleproroghe, sarà esaminata dalla Camera dei deputati. Ape Confedilizia si aspetta che si cambi nettamente direzione e che si valutino con attenzione anche le altre due proposte dell’opposizione: l’estensione della cedolare secca sugli affitti al settore commerciale e la detassazione dei negozi sfitti.

Written by APE Genova

Casa e sfratti a “Fuori dal coro”

La trasmissione “Fuori dal coro”, andata in onda ieri sera su Rete 4, ha trattato ampiamente il tema della casa, del blocco degli sfratti e delle occupazioni abusive di immobili.

In relazione al blocco degli sfratti, sono stati intervistati un socio della nostra Associazione di Forlì – che ci ha gentilmente citati, anche mostrando l’ultimo numero di Confedilizia notizie – e un proprietario di Taranto che ci ha contattato per raccontare la sua situazione e che abbiamo segnalato alla redazione della trasmissione unitamente al socio di Forlì.

Si tratta – come nel caso dell’articolo di Libero pubblicato sempre oggi (che riporta alcune delle storie di vittime del blocco sfratti presenti sul nostro sito), delle varie interviste al Presidente (l’ultima andata in onda stamattina a Mi manda Rai 3) e di tutti gli interventi sui social network – di ulteriori esempi dell’attività che la Sede centrale sta svolgendo per richiamare l’attenzione dei media sul tema e che le Associazioni sono vivamente invitate a mettere a conoscenza dei soci.

Al link che segue i video estratti dalla trasmissione “Fuori dal coro”: www.confedilizia.it/casa-e-sfratti-a-fuori-dal-coro

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La voce del Tigulio 22/09/2020: No al blocco degli sfratti anche a Levante

Ape Confedilizia di Genova e Levante la maggiore associazione dei proprietari, torna finalmente a riunirsi “in presenza”. Lo farà giovedì prossimo, 24 settembre, al Bi.Bi Service di via XX Settembre 41/terzo piano, con inizio alle ore 17.30. Parteciperanno anche i delegati delle tre delegazioni del levante (Recco, Chiavari e Sestri).

L’assemblea inizierà con la relazione del presidente Vincenzo Nasini, che è anche vice presidente nazionale: «Per noi era fondamentale ritrovarci in presenza e naturalmente nel rispetto di tutte le normative anti Covid. I temi da affrontare sono molti compreso quello riferito alle attività da adottare per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza sanitaria». Come emerso nel corso del recente convegno di Confedilizia Nazionale, che si è svolto a Piacenza, e come ricordato dal presidente Giorgio Spaziani Testa, «Sono tanti i soggetti che hanno ottenuto ristoro per alleviare gli effetti della pandemia. Ci piacerebbe che i proprietari di immobili non venissero dimenticati, perché tra di loro ci sono tante famiglie che hanno negli affitti una forma di reddito che con l’emergenza Covid è venuta meno». Nel corso del dibattito e anche giovedì prossimo all’incontro genovese, viene ricordata l’assurdità del blocco degli sfratti, l’esigenza di allargare la cedolare secca agli esercizi commerciali, l’estensione del credito d’imposta e la riduzione dell’Imu («una vera e propria patrimoniale»).

 

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