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Imu, continua la presa in giro dell’amministrazione

Mentre in sala consigliare si discuteva dell’incremento Imu per i contratti concordati, Ape Confedilizia, al pari di altre associazioni di categoria, sia della proprietà sia degli inquilini, ha ricevuto una lettera dal vicesindaco, Alessandro Terrile, in cui si annuncia il rinvio dell’incontro che si sarebbe dovuto tenere domani con la sindaca, Silvia Salis, e lo stesso Terrile. Secondo il messaggio arrivato da Tursi, il rinvio si motiva con l’indisponibilità causa altri impegni della sindaca.

Per Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia, non è uno sgarro istituzionale ma appunto una presa in giro:

«Sia noi di Ape Confedilizia sia altre associazioni abbiamo da giorni annunciato l’intenzione di non andare all’incontro, che consideriamo una beffa, visto che il Comune aveva già deciso l’aumento. Quindi rinviare un incontro che sarebbe stato un soliloquio di terrine e Salis non è altro che una presa in giro. Appunto la seconda in pochi giorni. Terrile ha anche comunicato una nuova data eventuale per l’incontro fissando il 28 luglio. Quindi certamente dopo l’approvazione dell’aumento. Quindi prepariamoci alla terza presa in giro».

Nasini e Prato sugli espropri per le nuove opere pubbliche a Genova e Liguria Ape Confedilizia tutela i proprietari rumori intollerabili sportello situazione sestri ponente aumenti imu
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Aumento Imu, stangata per la prima casa in affitto

Una vera e propria stangata Imu, quella per i proprietari, che rischia di mettere in crisi il sistema del canone concordato. L’aumento Imu annunciato dalla nuova giunta fa passare l’aliquita da 0,78 a 1,06 per cento. «Pessimo esordio della giunta Salis. Un errore nel metodo e nella sostanza. Confedilizia non parteciperà all’incontro convocato dal Comune per venerdì» – annuncia il presidente di Ape Confedilizia, Vincenzo Nasini

«Peggio di così non potevano iniziare. Aumentano le tasse sulla prima casa, come avevamo chiesto di non fare sia noi che gli inquilini. Lo fanno senza averci ascoltati e poi ci convocano per comunicare questa scelta sbagliata. Chiaramente noi venerdì non ci saremo. Sarebbe una presa in giro verso i nostri tanti iscritti» – così a caldo il presidente di Ape Confedilizia, Vincenzo Nasini, commenta la notizia .

Che conferma l’aumento dell’aliquota Imu dallo 0,78 all’1,06 per cento sulle abitazioni affittate a canone concordato.
Quel canone che è stato al centro un mese fa della storica intesa tra le associazioni della proprietà e quelle degli inquilini.

Vincenzo Nasini alla conferenza organizzativa nazionale confedilizia genova organizzata da ape«Con questa decisione, presa senza sentire le parti, non solo vanno a prendere i soldi ai soliti noti,. Mettono in crisi anni di accordi, di trattative, di intese. La nuova giunta di Genova con un blitz ha aumentato l’Imu sui contratti concordati dimostrando di avere le idee chiare nell’inventare misure innovative per la finanza pubblica. Davvero devono aver fatto uno studio molto attento. Vogliono andare a reperire denaro necessario per coprire il deficit, colpendo la casa, il bene che non si può occultare essendo immobile. Una soluzione fantasiosa e davvero originale. Alla quale nessuno aveva mai pensato prima…» – ironizza Nasini. Come se non bastasse, l’aumento va a colpire proprio i contratti concordati o “agevolati”:

«Altra mossa davvero geniale per rendere così meno agevole l’accesso alla locazione e alla prima casa. Davvero complimenti! La giunta ha deciso che la soluzione migliore per favorire la locazione aumentando l’Imu proprio su contratti che sono stati costruiti apposta per incrementare l’offerta. Facendoli diventare molto meno agevolati e quindi molto meno appetibili e contraddicendo quella che è la logica stessa che presiede alla contrattazione del cosiddetto “secondo canale”».

Il metodo sbagliato

Un’altra perla assolutamente innovativa è stata quella di adottare prima il provvedimento fiscalmente oppressivo e convocare separatamente (divide et impera) prima i sindacati inquilini e poi i proprietari:

«noi in questa riunione beffa non potremmo che prendere atto della decisione ormai presa a nostro danno. Quindi, almeno per quanto riguarda Confedilizia, non parteciperemo né a questa riunione né a qualsiasi iniziativa del tipo agenzia “sociale” per la casa, non avendo alcuna intenzione di essere presi in giro due volte nel giro di pochi giorni».

Vincenzo Nasini e Paolo Prato presidente della federazione confedilizia liguria
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Paolo Prato confermato presidente Federazione ligure della Confedilizia

Già presidente provinciale di Confedilizia Imperia, l’Avvocato Paolo Prato è stato confermato per il triennio 2025-28, all’unanimità dei presenti, presidente regionale della Federazione Ligure.

«Ringrazio il vicepresidente nazionale e Presidente di Ape Genova, Vincenzo Nasini, che guida da anni una delle associazioni con più iscritti a livello nazionale. Ringrazio tutti i delegati delle altre Province liguri e la delegazione autonoma di Sanremo per la conferma della fiducia espressa nei miei confronti».

Vincenzo Nasini e Paolo Prato presidente della federazione confedilizia liguriaNella stessa riunione sono stati eletti due vicepresidenti: l’avv. Mauro Prete di Genova e l’avv. Luca Damian di Spezia; il segretario Generale l’avv. Sonia Bellone di Sanremo e il dott. Antonio Canevaro Presidente della Commissione del Registro degli Amministratori istituito da Confedilizia (Coram).

«Sono già al lavoro sui temi caldi riguardanti la casa ed in particolare per la Liguria sul tema infrastrutture ed indennizzi che spettano ai proprietari danneggiati dalla realizzazione di nuove opere pubbliche» – conclude Prato.

Paolo Prato, da sempre al fianco dei proprietari immobiliari, porterà avanti l’impegno di Confedilizia per la tutela dei diritti di chi possiede un immobile, sia esso residenziale, commerciale o produttivo. Una figura chiamata a rafforzare il dialogo con le istituzioni e a garantire supporto concreto a tutti i proprietari liguri, in un momento in cui il tema casa è sempre più centrale nelle agende politiche e sociali.

IL SECOLO XIX proprietari inquilini affitti canone concordato APE Confedilizia testata
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Diverse testate 10-11\06\2025: Affitti a Canone Concordato

Diverse testate riportano l’incontro tra i rappresentati della Proprietà Edilizia e i rappresentanti degli inquilini per presentare il nuovo “Accordo per il territorio del Comune di Genova” sul Canone Concordato. L’intesa rinnova quella precedentemente in vigore, che risale al 2017.
Hanno firmato Ape Confedilizia, Appc, ASPPI, Uppi, Unioncasa, Aniag, Federcasa, Sicet, Sunia, Uniat. Il nuovo Accordo Territoriale per la stipula dei contratti a canone concordato nella città di Genova è già stato depositato e sarà in vigore dal 16 giugno prossimo.

Di seguito l’articolo uscito su Il Secolo XIX

IL SECOLO XIX proprietari inquilini affitti canone concordato APE Confedilizia

APE Confedilizia Genova difende i diritti per la proprietà su case affitti lunghi e brevi
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Affitti brevi, studenti, fisco: chiediamo incontro alla sindaca Salis

Difendiamo i diritti per la proprietà su case affitti lunghi e brevi

Superata la fase elettorale, nella quale abbiamo seguito con attenzione le dinamiche politiche genovesi, intendiamo oggi intervenire con alcuni punti fermi che riguardano da vicino i nostri soci e il ruolo che quotidianamente svolgiamo sul territorio.
Ribadiamo con forza che la proprietà è un valore fondamentale da tutelare. Lo è di fronte a tematiche come quella degli affitti brevi, per le quali chiediamo equilibrio e buon senso, così come lo è sul fronte della fiscalità, senza dimenticare la convenzione con l’Università di Genova per la bacheca alloggi destinata agli studenti, uno strumento utile e concreto che deve essere valorizzato.

Sono molte le questioni aperte, ed è per questo che abbiamo richiesto un incontro alla sindaca Silvia Salis: vogliamo contribuire con proposte costruttive e una voce competente al dibattito sul futuro della città.

«Per prima cosa facciamo alla sindaca Silvia Salis gli auguri di un buon lavoro per Genova. Noi difendiamo da sempre e con convinzione i diritti di libertà e di proprietà. Ma conosciamo bene anche il ruolo che possiamo avere per lo sviluppo della nostra città. Sappiamo bene che la proprietà crea ricchezza e dà lavoro, come conferma anche il ruolo ormai riconosciuto nello sviluppo del turismo; ma anche il valore sociale della casa e della proprietà. Per questo da sempre siamo propositivi, a difesa dei diritti ma anche del ruolo di motore dello sviluppo. Su queste basi siamo pronti a fare la nostra parte e per questo spero di poter incontrare presto la sindaca Silvia Salis».

Su tema degli affitti brevi, ad esempio, ricordiamo che tutte le recenti sentenze sia di Tribunali amministrativi sia di Tribunali ordinari, hanno dato ragione a Confedilizia e torto alle amministrazioni nazionali locali e al governo, ogni qual volta abbiano cercato di porre un freno alla libertà.

«Puntare sul turismo senza compromettere il tessuto abitativo di Genova è possibile. Così come appare necessaria la scelta di incentivare gli affitti lunghi dando garanzie ai proprietari. Quando si parla di affitti brevi e locazioni turistiche è sbagliato parlare di abusivismo e concorrenza sleale, si tratta di libera autonomia privata e crescita economica del settore turistico e in generale di tutto l’indotto economico. In tutto il territorio il fenomeno degli affitti brevi è in continua crescita esponenziale e un traino imprescindibile per il sistema turistico e per l’economia ligure».

La soluzione è senz’altro quella di incentivare gli affitti lunghi piuttosto che limitare i diritti di proprietà dei proprietari di case, l’iniziativa economica e la libertà di scelta dei turisti consumatori così importanti per l’economia ligure nel suo complesso. Sul punto il nostro presidente Vincenzo Nasini ribadisce in maniera propositiva che

«Per tentare di aumentare l’offerta di affitti lunghi non si deve disincentivare l’affitto breve con norme strampalate od ordinanze, destinate poi a essere bloccate dai giudici. Ma fare al contrario delle norme e dei provvedimenti che vadano a incentivare i proprietari a puntare sugli affitti lunghi. La leva fiscale è l’unica che in quest’ottica può funzionare e i Comuni hanno grandi potenzialità visto che da loro dipendono le aliquote relative alle diverse imposte locali».

Sul tema, recentemente agli onori della cronaca, della carenza di alloggi per gli studenti universitari che vengono a studiare a Genova, Nasini ricorda che è stato rinnovato il protocollo d’intesa tra l’Associazione e l’Università di Genova. Ci impegniamo a collaborare nella ricerca di alloggi per gli studenti e soprattutto a predisporre contratti agevolati a favore di questi ultimi. Ma non solo, oltre che l’accordo territoriale per i contratti d’affitto a canone agevolato la stessa Università è interessata ad instaurare nuovi rapporti di collaborazione con enti privati per la messa a disposizione di residenze abitative temporanee ai propri studenti residenti fuori sede, o a studenti che comunque necessitino di una sistemazione transitoria in alloggi privati per il periodo di frequenza dei corsi universitari, tra cui in particolare servizi di incrocio di domanda e offerta di residenzialità sul mercato, che si affiancano ai servizi offerti da Aliseo (Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento). Nasini conclude con un messaggio a Silvia Salis:

«Con responsabilità e con la nostra professionalità siamo pronti a cercare insieme soluzioni che possano aiutare a risolvere i problemi della città».

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