caro affitti passa la mozione APE Confedilizia Genova
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Seconde case, Ape Confedilizia Genova: il Covid ha massacrato i proprietari, serve sblocco sfratti

Anche Ape Confedilizia Genova, con il presidente Vincenzo Nasini che è anche vicepresidente nazionale dell’associazione, interviene con durezza sulle ultime scelte fatte dal governo in tema di seconda casa.

“Si parte dal presupposto sbagliato e ideologico che chi ha una seconda casa sia una persona abbiente e che vada dunque tartassato – dice Nasini – le cose stanno in maniera ben diversa. Spesso chi ha una proprietà non è affatto ricco, ma ha investito i risparmi di una vita. Ha acquistato pensando al futuro dei propri figli o integra il proprio reddito magari pagando un mutuo per l’immobile. Il Covid ha massacrato questa larga fascia di proprietari, che spesso affittavano a inquilini diventati morosi causa Covid o universitari che oggi stanno a casa propria in didattica a distanza. Proprio a Genova e anche nel Tigullio la nostra associazione aveva stipulato qualche mese prima della pandemia una proficua convenzione con Università di Genova per i contratti per studenti universitari e potenziato tutti i servizi per i contratti concordati. Ebbene questa scelta lungimirante ha dovuto affrontare subiti due nemici implacabili come il Covid e una politica governativa hanno vanificato ogni sforzo. Il primo ha messo i proprietari in ginocchio la seconda ha dato il colpo di grazia. Abbiamo toccato il fondo ma temiamo che non ci sia limite al peggio. Chiediamo ai proprietari di levare la propria civile protesta e di aiutare Ape Confedilizia a difenderli”.

A fronte di una situazione resa ancora più drammatica dal blocco degli sfratti, si aggiunge il fatto che le tasse sulle seconde case e le eventuali rate del mutuo sono rimaste invariate. Non solo Imu, Tasi e Tari: anche le imposte sulla locazione restano invariate e ancorate al vecchio canone se il contratto non è stato formalmente modificato anche all’Agenzia delle Entrate.

Nasini si associa alla richiesta del presidente nazionale Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa richiedendo la rimozione degli sfratti e la rimodulazione delle tasse sulle seconde case. Gli sfratti non andrebbero applicati con un sistema da macelleria sociale, ma distinguendo tra gli inquilini che meritano tutela e che quelli che sono magari morosi da molto tempo prima della pandemia. Parallelamente bisognerebbe agire a livello fiscale abbandonando il luogo comune per cui seconda casa significa lusso.

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Genova e Liguria seconde case impossibili da raggiungere. Confedilizia chiede il ristoro fiscale

«Non credo che spostarmi nella casa al mare o in montagna, seguendo le stesse limitazioni che avrei in città possa fare in qualche modo una differenza. Poi, soprattutto se la casa è di proprietà, continuo a pagarci le imposte, a versare Imu e Tari, non è giusto non poterne fruire»

Così, senza troppi giri di parole, Giorgio Spaziani Testa, presidente nazionale di Confedilizia, interviene sull’attuale situazione che vede nella gran parte delle regioni il divieto di mobilità e quindi l’impossibilità di raggiungere la seconda casa di proprietà. Una situazione che per Vincenzo Nasini, presidente Federazione Confedilizia Liguria, assume contorni ancora più paradossali in Liguria:

«La Liguria particolarmente colpita sotto questo aspetto considerato il numero delle seconde case soprattutto nelle riviere. I proprietari purtroppo sono sempre più limoni da spremere. Ma problemi ci sono anche  per chi le affitta. Si stanno moltiplicando i casi di prenotazioni con clausole a favore dell’affittuario nel caso in di disdette all’ultimo momento. Accordi giusti, ma gettano il settore ancora di più nell’incertezza. Anche per questo bisognerebbe permettere ad affittuari e clienti di andare nelle zone di vacanza e lì di attenersi alle norme di prudenza che seguirebbero a casa propria».

Per quanto riguarda i numeri delle 528 mila abitazioni non occupate stimate sul territorio regionale, si calcola che il 62,1% siano destinate ad alimentare il turismo delle seconde case: un esercito di proprietari tartassati e bloccati.

Nasini chiude rilanciando una questione genovese:

«Continua ad essere grave a Genova il problema mai affrontato dell’incidenza della qualificazione come A1 di immobili che oggi dovrebbero essere declassati ad A 3. Anche questo è un modo per tassare in maniera spropositata».

L’Associazione riceve solo su appuntamento lunedì a mercoledì dalle ore 9 alle ore 17, giovedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 13, per richieste e prenotazioni potete scrivere una mail a apege@apegeconfedilizia.org o chiamare allo | 010 565 149


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