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Il Consiglio Direttivo della Confedilizia conferma i ruoli di Giorgio Spaziani Testa e Vincenzo Nasini

Il 10 aprile si è riunito a Roma il Consiglio Direttivo della Confedilizia. L’avvocato Giorgio Spaziani Testa è stato rieletto all’unanimità alla presidenza della Confedilizia, dimostrando il sostegno e la fiducia dei membri verso la sua persona e le sue competenze.

Questa rielezione sottolinea il riconoscimento del lavoro svolto da Spaziani Testa nel guidare la Confedilizia attraverso le sfide e le opportunità del settore immobiliare italiano. La sua vasta esperienza e la sua visione hanno contribuito in modo significativo a promuovere gli interessi degli associati e a garantire la tutela dei diritti nel settore immobiliare.

Inoltre, il Consiglio Direttivo ha confermato per acclamazione il Vicepresidente nazionale, l’avvocato Vincenzo Nasini, per la terza volta consecutiva. Nasini, presidente di APE Confedilizia Genova e provincia, continua a rappresentare una figura di spicco all’interno della Confederazione, con il suo impegno e la sua dedizione a servire gli interessi degli associati.

Guardando al futuro, la Confedilizia si impegna a mantenere i suoi standard di eccellenza e a continuare a essere un punto di riferimento per il settore immobiliare italiano. Con una leadership forte e coesa, la Confederazione è pronta ad affrontare qualsiasi sfida e a cogliere le opportunità che il futuro riserva.

Case Green Dichiarazione Case Green Giorgio Spaziani Testa presidente di Confedilizia
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Confedilizia, convegno nazionale domani a Genova

Ci saranno anche il Presidente nazionale di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, e il vicepresidente nazionale Vincenzo Nasini, che è anche presidente di Ape Confedilizia Genova, al convegno in programma domani, 12 dicembre, a Genova. Tema della giornata, che si aprirà dalle 15.30 nel Salone di Rappresentanza Bper in via Cassa di Risparmio 15 a Genova (15° piano), sono i “140 anni di battaglie in difesa della proprietà immobiliare”, ricordando una storia che inizia proprio a Genova nel 1883 con la prima “Associazione fra i proprietari”, per poi nel 1915 dare vita a un’unica Confederazione. Avere una sola voce a livello politico, economico e sociale.

Locandina 140 anni di battagli la proprietà immobiliare

E a proposito di battaglie fatte e questa volta vinte, l’appuntamento di Genova sarà occasione per celebrare la recentissima vittoria sulle direttive “Case Green” in Europa. La posizione di Confedilizia è stata accolta da tutti i Paesi europei e il buon senso ha prevalso.

Nel corso dell’evento verrà ricordato l’avv. Corrado Sforza Fogliani nell’anniversario della sua scomparsa e, al termine del Convegno nell’imminenza delle festività natalizie, incontro conviviale per lo scambio degli auguri con i presenti. Si toccheranno, naturalmente, i più importanti temi d’attualità. Tra gli interventi quello di Luigi Zanti, direttore Territoriale Liguria BPER, Stefano Balleari consigliere Regione Liguria. Mario Mascia assessore Comune di Genova, Andrea Carratù presidente Municipio I Centro-Est, Paolo Prato presidente Confedilizia Ligure.

Intervengono poi toccando le questioni di maggiore interesse Giorgio Spaziani Testa presidente Nazionale Confedilizia e Vincenzo Nasini presidente Ape Confedilizia Genova. Al termine degli interventi verrà presentato il libro “La proprietà e i suoi nemici. Dalla direttiva UE Case Green alla libertà” a cura di Sandro Scoppa, che sarà presente con Alessandro Vitale dell’Università degli Studi di Milano, Sonia Paglialunga, consigliere e Consulente Confedilizia Genova. Modera e conduce Sara Tagliente, giornalista.

Scarica >QUI< la Locandina completa

incontro a Palazzo Chigi con la Presidente Meloni Ape Confedilizia
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L’incontro a Palazzo Chigi con la Presidente Meloni

“Nell’incontro a Palazzo Chigi con la Presidente Meloni, il Vice Presidente Salvini, i Ministri Giorgetti, Urso, Fitto e Schillaci, abbiamo ribadito la posizione della Confedilizia sul disegno di legge di bilancio (in particolare a proposito di affitti brevi e plusvalenza superbonus), abbiamo chiesto che venga al più presto attuata la parte della riforma fiscale che prevede l’introduzione della cedolare secca per le locazioni non abitative e abbiamo ribadito il nostro apprezzamento per l’efficace azione di contrasto svolta dal Governo nei confronti degli obblighi previsti dalla proposta di direttiva Ue ‘case green’.

Sugli affitti brevi, in particolare, abbiamo evidenziato alla Premier che si tratta di una risorsa da valorizzare e non di un fenomeno da scoraggiare. Tuttavia, se l’intento del Governo è quello di favorire le locazioni di lunga durata in alcune città, abbiamo espresso il parere che la strada da seguire non sia quella delle norme punitive bensì quella degli incentivi e delle tutele. Quanto agli incentivi, abbiamo proposto l’abbattimento dell’Imu in caso di utilizzo dei contratti a canone concordato. Quanto alle tutele, abbiamo suggerito di accelerare gli sfratti attraverso l’affidamento delle esecuzioni anche a soggetti diversi dagli ufficiali giudiziari”.

Giorgio Spaziani Testa
Presidente Confedilizia

Locazioni turistiche e brevi comento alla bozza di legge da parte di Giorgio Spaziani Testa Presidente di Confedilizia
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Locazioni turistiche (e brevi): commento alla nuova bozza di legge

Torniamo a parlare di locazioni turistiche (e brevi), tema che abbiamo già affrontato su ItaliaOggi il 27 aprile e il 15 giugno. Questa volta lo facciamo per commentare la nuova bozza di disegno di legge predisposta dal Ministero del turismo. E diciamo subito che si tratta, come Confedilizia ha rilevato insieme con altre organizzazioni, di un testo palesemente mirato a contrastare l’affitto delle case attraverso l’introduzione di una serie infinita di divieti, limitazioni, requisiti e obblighi, alcuni dei quali di impossibile applicazione (oltre che di assai dubbia costituzionalità).

Il primo problema è già nel titolo: “Disciplina delle locazioni di immobili ad uso abitativo per finalità turistiche”. Sulla base di questa dicitura, si avrebbe diritto di ritenere che la normativa sia pensata per legiferare in materia di locazioni motivate dal turismo. Invece no: già l’articolo 1 della bozza si incarica di precisare che oggetto del provvedimento sono anche tutte le locazioni di durata fino a trenta giorni, e quindi anche quelle per esigenze di lavoro, di studio, di assistenza ad infermi ecc. Confusione massima.

La prima disposizione da segnalare è al comma 3 dell’articolo 2, ove si stabilisce che, “a pena di nullità”, e di una sanzione fino a 5.000 euro, il contratto di locazione per finalità turistiche (che non si sa più cosa sia, visto l’ampliamento previsto dall’articolo 1) non possa avere, nei centri storici delle maggiori città italiane, una durata inferiore a due notti consecutive.

Qual è la motivazione di una così grave limitazione del diritto di proprietà? Non è dato saperlo. L’articolo 1 indica, quali obiettivi dell’intero disegno di legge, quelli di “fornire una disciplina uniforme a livello nazionale nonché di contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore”. Ma il divieto di locare un appartamento per una notte non pare rispondere né al primo né al secondo proposito (qualsiasi cosa sia l’“abusivismo” nelle locazioni). Quel che è certo è l’effetto che questa norma, qualora approvata, determinerebbe, insieme col resto del disegno di legge: da un lato, un aumento del sommerso; dall’altro, una crescita dei prezzi delle forme di ospitalità alternative, a cominciare da quella alberghiera. Non propriamente un ottimo risultato.

Altra disposizione da segnalare è quella, senza precedenti, contenuta nell’articolo 4. Qui, davvero, non si sa come commentare. Con un tratto di penna vengono cancellati secoli di civiltà giuridica per condizionare l’esercizio di un diritto reale al possesso di “requisiti soggettivi del locatore per finalità turistiche”, consistenti nel non aver subìto alcune misure di carattere penale. Sconcertante.

L’articolo 5 (“Requisiti degli immobili da destinare a locazione per finalità turistica”) può assurgere a emblema di questo disegno di legge, in quanto rivelatore dei suoi scopi. Vi si prevede che chiunque conceda in locazione un appartamento per finalità turistiche, quindi anche chi lo faccia per due settimane all’anno con la quadrifamiliare al mare, debba trasformare casa propria in una sorta di simil-hotel, inserendo dispositivi, attrezzature, avvisi e istruzioni tipici delle strutture alberghiere, e sottoponendosi a ingenti spese per corsi, controlli e burocrazia varia. La finalità, evidente, è il disincentivo a locare. Come è facile comprendere, infatti, quasi tutti questi adempimenti sarebbero impossibili da rispettare nelle abitazioni, mentre altri lo sarebbero, ma al costo di deturparle.

Poi c’è il comma 5 dell’articolo 2 che, rendendo ancora più stringente una norma varata sotto il Governo Conte 2 su iniziativa del Ministro Franceschini, obbliga ad aprire un’impresa, con tutti i relativi costi e adempimenti, chiunque decida di dare in locazione breve più di due appartamenti. Anche qui la Costituzione va a farsi benedire.

Infine le sanzioni. Per capire lo spirito del provvedimento, basta citarne una: fino a 8.000 euro per chi dimenticasse di chiedere il “CIN”, l’ennesimo codice introdotto dalla nuova normativa. Null’altro da aggiungere.

In sintesi: testo giuridicamente inadeguato, diritto di proprietà calpestato, spazi di libertà sottratti e prezzi in salita per i turisti. Intanto, la patrimoniale sugli immobili continua a drenare i suoi 22 miliardi di euro l’anno…

 

Giorgio Spaziani Testa
Presidente di Confedilizia Nazionale

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Giorgio Spaziani Testa al tavolo di confronto sul Pniec Confedilizia APE
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ANSA: Confedilizia, bene il confronto al tavolo sul Pniec

Uno degli ultimi articoli di ANSA è dedicato al tavolo di confronto sul Pniec e riporta le parole di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia Nazionale:

“Ringraziamo il Ministro Pichetto Fratin per aver coinvolto la Proprietà Immobiliare (Confedilizia), insieme con le imprese edilizie (Ance), nel tavolo istituzionale – composto dai ministeri e dagli enti pubblici competenti – chiamato a indicare le politiche da perseguire sui temi dell’energia e del clima”.

L’Associazione oggi è stata convocata al Mase al tavolo sul Pniec e ha apprezzato l’approccio opposto a quello europeo di Pichetto Fratin.

“Apprezziamo, poi, l’impostazione che il ministro ha voluto dare alla questione: verificare le reali condizioni del nostro patrimonio edilizio; individuare, per tipologie di edificio, gli interventi di riqualificazione necessari; decidere le misure normative conseguenti (defiscalizzazioni, contributi a fondo perduto, prestiti con garanzia ecc.). Esattamente l’opposto – prosegue Spaziani Testa – dell’approccio prevalente in sede
europea, in particolare con la proposta di direttiva ‘case green’, che è quello di pretendere di imporre lavori costosissimi in tutto il continente, peraltro con scadenze irrealistiche, senza neppure preoccuparsi di studiare prima le condizioni dell’oggetto degli obblighi imposti. Auspichiamo che questa linea prevalga non solo in Italia ma – grazie all’azione del nostro governo – anche in sede Ue”.

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L’Associazione riceve solo su appuntamento lunedì a mercoledì dalle ore 9 alle ore 17, giovedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 13, per richieste e prenotazioni potete scrivere una mail a apege@apegeconfedilizia.org o chiamare allo 010 565768 | 010 565 149


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