Superbonus 110 imprese a rischio danni ai proprietari per APE Confedilizia Genova
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Il Secolo XIX 07/12/2020: Edilizia al palo, ma il Superbonus ora fa scattare richieste a pioggia

Simone Rosellini scrive su Il Secolo XIX Levante come si stia chiudendo un anno orribile, in un comparto vitale per l’economia del territorio, come l’edilizia. Si chiude, però, con la prospettiva che “esploda” l’ecobonus del 110% e che il 2021 sia, insomma, di tutt’altro tenore.
«Veniamo da 5, 6 anni di basso livello di lavoro» , segnala Pierino Garibaldi, presidente di Cna, Confederazione Nazionale Artigianato, Chiavari. «L’ultimo è stato decisamente il peggiore», dice Serafino La Rosa, responsabile del settore per la Cgil. Le lavorazioni sono state, di fatto, soprattutto sull’autostrada, ma non sono lavori che ricadano sul territorio, perché le ditte incaricate, praticamente in blocco, sono del Meridione.

Presidente Associazione APE Nasini
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Stop alle seconde case: un disastro per l’economia di molte famiglie di Genova e provincia

Il nuovo dcpm anti Covid in vista del periodo natalizio darà un ulteriore colpo alla proprietà immobiliare, soprattutto in relazione alle seconde case. Ne è convinto Vincenzo Nasini, presidente Ape Confedilizia Genova e vice presidente Confedilizia nazionale:

«Partiamo dal presupposto che chi ha la seconda casa o affitta il proprio immobile molto spesso non è una persona ricca o benestante, ma ha investito magari una vita di lavoro in un immobile che fino a oggi ha rappresentato una voce importante per il bilancio famigliare – premette Nasini – tutte le nostre istanze e doglianze anche su questo fronte sono state del tutto ignorate. L’unica risposta è stata la minaccia grillina di una nuova patrimoniale che andrebbe aggiungersi a imposte tasse tariffe e gabelle già esistenti. I proprietari non possono usare la casa non percepiscono il canone dagli inquilini morosi, pagano le tasse sui canoni non percepiti e non possono eseguire gli sfratti neppure per morosità anteriori al Covid. Siamo di fronte a una Costituzione calpestata con diritti violati e migliaia di proprietari sempre più esasperati».

Una situazione che assume contorni ancora più paradossali in Liguria:

«La Liguria particolarmente colpita sotto questo aspetto considerato il numero delle seconde case soprattutto nelle riviere. I proprietari purtroppo sono sempre più limoni da spremere. Ma problemi ci sono anche per chi le affitta. Si stanno moltiplicando i casi di prenotazioni con clausole a favore dell’affittuario nel caso in di disdette all’ultimo momento. Accordi giusti, ma gettano il settore ancora di più nell’incertezza. Anche per questo bisognerebbe permettere ad affittuari e clienti di andare nelle zone di vacanza e lì di attenersi alle norme di prudenza che seguirebbero a casa propria».

Intanto una patrimoniale esiste giù e si chiama Imu, la seconda rata scade il 16 dicembre:

«Si tratta – lo ricordiamo a coloro i quali sembrano dimenticarlo – di un’imposta che pesa per ben 22 miliardi di euro l’anno e che colpisce le famiglie, il risparmio diffuso, la voglia di investire nell’Italia anziché indirizzare altrove i frutti del lavoro. Riguarda case, negozi, uffici, terreni. Dovrà pagarla anche chi ha l’immobile sfitto, chi lo ha inagibile, chi non riceve il canone da mesi, chi addirittura si è visto requisire l’abitazione o il locale dallo Stato attraverso il blocco degli sfratti. La patrimoniale andrà pagata, chissà con quali soldi».

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Casa e sfratti a “Fuori dal coro”

La trasmissione “Fuori dal coro”, andata in onda ieri sera su Rete 4, ha trattato ampiamente il tema della casa, del blocco degli sfratti e delle occupazioni abusive di immobili.

In relazione al blocco degli sfratti, sono stati intervistati un socio della nostra Associazione di Forlì – che ci ha gentilmente citati, anche mostrando l’ultimo numero di Confedilizia notizie – e un proprietario di Taranto che ci ha contattato per raccontare la sua situazione e che abbiamo segnalato alla redazione della trasmissione unitamente al socio di Forlì.

Si tratta – come nel caso dell’articolo di Libero pubblicato sempre oggi (che riporta alcune delle storie di vittime del blocco sfratti presenti sul nostro sito), delle varie interviste al Presidente (l’ultima andata in onda stamattina a Mi manda Rai 3) e di tutti gli interventi sui social network – di ulteriori esempi dell’attività che la Sede centrale sta svolgendo per richiamare l’attenzione dei media sul tema e che le Associazioni sono vivamente invitate a mettere a conoscenza dei soci.

Al link che segue i video estratti dalla trasmissione “Fuori dal coro”: www.confedilizia.it/casa-e-sfratti-a-fuori-dal-coro

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Diverse testate 25/11/2020: Servono ristori fiscali per i proprietari delle seconde case inutilizzate in Liguria

Confedilizia chiede un ‘ristoro’ fiscale per i proprietari di seconde case. Attualmente, viene ricordato, nella gran parte delle regioni c’è il divieto di mobilità e quindi l’impossibilità di raggiungere la seconda casa di proprietà.
«La Liguria è particolarmente colpita sotto questo aspetto considerato il numero delle seconde case soprattutto nelle riviere – nota Vincenzo Nasini, presidente Federazione Confedilizia Liguria -. I proprietari purtroppo sono sempre più limoni da spremere. Ma problemi ci sono anche per chi le affitta».

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Genova e Liguria seconde case impossibili da raggiungere. Confedilizia chiede il ristoro fiscale

«Non credo che spostarmi nella casa al mare o in montagna, seguendo le stesse limitazioni che avrei in città possa fare in qualche modo una differenza. Poi, soprattutto se la casa è di proprietà, continuo a pagarci le imposte, a versare Imu e Tari, non è giusto non poterne fruire»

Così, senza troppi giri di parole, Giorgio Spaziani Testa, presidente nazionale di Confedilizia, interviene sull’attuale situazione che vede nella gran parte delle regioni il divieto di mobilità e quindi l’impossibilità di raggiungere la seconda casa di proprietà. Una situazione che per Vincenzo Nasini, presidente Federazione Confedilizia Liguria, assume contorni ancora più paradossali in Liguria:

«La Liguria particolarmente colpita sotto questo aspetto considerato il numero delle seconde case soprattutto nelle riviere. I proprietari purtroppo sono sempre più limoni da spremere. Ma problemi ci sono anche  per chi le affitta. Si stanno moltiplicando i casi di prenotazioni con clausole a favore dell’affittuario nel caso in di disdette all’ultimo momento. Accordi giusti, ma gettano il settore ancora di più nell’incertezza. Anche per questo bisognerebbe permettere ad affittuari e clienti di andare nelle zone di vacanza e lì di attenersi alle norme di prudenza che seguirebbero a casa propria».

Per quanto riguarda i numeri delle 528 mila abitazioni non occupate stimate sul territorio regionale, si calcola che il 62,1% siano destinate ad alimentare il turismo delle seconde case: un esercito di proprietari tartassati e bloccati.

Nasini chiude rilanciando una questione genovese:

«Continua ad essere grave a Genova il problema mai affrontato dell’incidenza della qualificazione come A1 di immobili che oggi dovrebbero essere declassati ad A 3. Anche questo è un modo per tassare in maniera spropositata».

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