anno record per il turismo locazioni turistiche in Liguria APE Confedilizia Genova
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L’anno record del turismo in Liguria, reso possibile dalle locazioni turistiche

Le case vacanza completano l’offerta del made in Liguria e spesso rappresentano l’unica alternativa quando gli hotel sono chiusi per ferie

La speranza è che i numeri del turismo in Liguria, con la cifra record di 16 milioni e 88 mila presenze (resa nota da Regione Liguria qualche giorno fa, appunto senza tenere conto degli appartamenti turistici), sia utile a far capire che le locazioni turistiche extra alberghiere non fanno concorrenza a nessuno, ma rendono possibile creare ricchezza per tutti i territori, in complementarità con gli alberghi. Così, in buona sostanza, tengono a sottolineare Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova e provincia, e Paolo Prato, presidente della Federazione Ligure Confedilizia. I punti che emergono dalle cifre e anche dalla verifica quotidiana e oggettiva dei movimenti turistici, è che gli alberghi da soli non sarebbero in grado di soddisfare la domanda, non c’è concorrenza ma collaborazione, le locazioni turistiche portano ricchezza ai comuni e non danno ai loro centri storici.

«Senza le strutture extralberghiere e gli AAUT, gli appartamenti ammobiliati a uso turistico, la Liguria non avrebbe potuto far fronte all’ aumento delle presenze turistiche nel 2024. La convivenza tra hotel e strutture alberghiere è la soluzione win-win – spiegano – c’è posto per tutti, il comparto alberghiero cresce e non viene schiacciato da quello extra-alberghiero. Anche i tipi di clientela sono differenti. In questo caso, infatti, come si è visto, a vincere è l’economia nel suo complesso».

Completamente negativa e fuori dal tempo la battaglia di chi vorrebbe mettere i bastoni tra le ruote allo sviluppo della ricettività turistica extralberghiera:

«Quando si parla di affitti brevi e locazioni turistiche, bisogna pensare ed associarli non ad abusivismo e concorrenza sleale agli albergatori, ma libera autonomia privata e crescita economica del settore turistico e in generale di tutto l’indotto economico. In tutto il territorio il fenomeno degli affitti brevi è in continua crescita esponenziale e un traino imprescindibile per il sistema turistico e per l’economia ligure».

Attualmente gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico (AAUT) in Provincia di Genova sono 10.522 e i posti letto 48.513. In Liguria in totale gli AAUT sono 38.062 per un numero complessivo di 163.773 posti letto. Appartamenti che rispondono a una forte domanda turistica e che, quindi, portano soldi e ricchezza alla Liguria. Eppure, di fronte a un fatto incontestabile, da tempo diverse categorie chiedono di limitare o vietare gli affitti brevi. Altri ancora chiedono “regolamentare”, il fenomeno perché fuori controllo. Gli affitti brevi sarebbero la causa principale del rincaro degli affitti abitativi e dell’emergenza casa, causa di concorrenza sleale nei confronti degli albergatori, dello spopolamento dei centri storici ed in generale dell’overturism. È vero invece il contrario. È la proprietà immobiliare ad essere sotto attacco. Le proposte di aumentare l’Imu per gli immobili sfitti o la tassa di soggiorno solo per gli affitti brevi sono incommentabili.

[L’immagine in copertina raffigura la Swiss International Holiday Exhibition, in cui si è parlato del caso Liguria per gli appartamenti turistici]

Certosa Genova cantiere proprietari danneggiati APE Confedilizia
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Oltre 3500 i proprietari di casa danneggiati dai lavori di Metro e terzo valico

Genova, le grandi opere sulle spalle delle persone. Il caso di Certosa dopo la riduzione degli indennizzi

A Genova è in costruzione una moltitudine di nuove opere pubbliche che stanno avendo un forte impatto sociale, ambientale ed economico sui cittadini. Attualmente sono oltre 3500 i proprietari di immobili che subiranno una svalutazione economica del primo immobile a causa della messa in esercizio della Metro e del Terzo Valico.
Per questo Vincenzo Nasini, Presidente Ape Confedilizia Genova, e per Paolo Prato, Presidente della Federazione Ligure Confedilizia, segnalano che

«Le previsioni degli indennizzi ai privati sono inadeguate rispetto ai disagi subiti. Per questo è necessario creare tavoli di discussione tra i proprietari danneggiati e i soggetti attuatori. Fino a oggi molti proprietari non hanno ancora ricevuto proposte di indennizzo dai soggetti attuatori competenti. Non è accettabile che la soddisfazione dell’interesse generale passi per il sacrificio dell’interesse o del diritto del singolo, senza che quest’ultimo venga proporzionalmente e interamente indennizzato».

Confedilizia non entra nel merito politico e nelle questioni amministrative e pubblicistiche relative alle nuove opere. Pone, invece, la questione della quantificazione e del pagamento degli indennizzi che spettano ai proprietari degli immobili espropriati e quelli che subiscono gravi disagi creati dai cantieri e che subiranno una forte perdita di valore con l’avvio delle nuove opere pubbliche.

«La riduzione da parte del Governo dello stanziamento di 13 milioni per la riqualificazione e gli indennizzi per il restyling di Certosa Campasso è un duro colpo per i proprietari di case. La somma già stanziata peraltro era già insufficiente prima della riduzione. Anche gli indennizzi per i danni da cantierizzazione presentano forti criticità. È un grande svantaggio per i privati che la Pubblica Amministrazione determini unilateralmente l’importo degli indennizzi, offrendo una somma senza consentire al privato danneggiato di trattarla, ed è iniquo che alcuni soggetti attuatori corrispondano i danni da cantierizzazione mentre altri no».

Attualmente sono i soggetti attuatori a determinare gli indennizzi applicando metodologie o “linee guida” emanate dalla stessa Pubblica Amministrazione, che non hanno un valore di legge, ma solo di linee guida interne. Inoltre, i soggetti attuatori delle nuove opere pubbliche stipulano accordi prevedendo “protocolli di intesa” con Enti territoriali, senza tuttavia ammettere ai tavoli rappresentanze dei proprietari danneggiati.

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Vincenzo Nasini e Paolo Prato affitti brevi si colpisce il libero mercato APE Confedilizia Genova
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Affitti brevi: 38mila in Liguria, 10mila a Genova. No alle limitazioni

Basta colpevolizzare i proprietari e demonizzare gli affitti brevi. La stretta sulle keybox e pulsantiere, l’introduzione del self check-in vogliono limitare e colpire il libero mercato. 

Vincenzo Nasini, presidente Ape Confedilizia Genova e vicepresidente Confedilizia nazionale, e per Paolo Prato, Presidente della Federazione ligure della proprietà edilizia e di Ape Imperia, le ultime decisioni prese sugli affitti brevi hanno il solo scopo di creare un eccesso di regolamentazione vuol dire colpire e limitare il libero mercato. Mentre non bisogna colpevolizzare i proprietari casa e demonizzare gli affitti brevi. Eppure

«In tutto il territorio ligure il fenomeno degli affitti brevi è in continua crescita e coloro che acquistano un immobile per investimento si rivolgono sempre di più a questo segmento di mercato. Oggi c’è posto per tutti, il comparto alberghiero cresce e non viene schiacciato da quello extra-alberghiero. Anche i tipi di clientela sono differenti. In questo caso, infatti, come si è visto, a vincere è l’economia nel suo complesso».

Attualmente gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico (AAUT) in Provincia di Genova sono 10.522 e i posti letto 48.513. In Liguria in totale gli AAUT sono 38.062 per un numero complessivo di 163.773 posti letto. Appartamenti che rispondono a una forte domanda turistica e che, quindi, portano soldi e ricchezza alla Liguria. Eppure, di fronte a un fatto incontestabile, da tempo diverse categorie chiedono di limitare o vietare gli affitti brevi. Altri ancora chiedono “regolamentare”, il fenomeno perché fuori controllo. Gli affitti brevi sarebbero la causa principale del rincaro degli affitti abitativi e dell’emergenza casa, causa di concorrenza sleale nei confronti degli albergatori, dello spopolamento dei centri storici ed in generale dell’overturism. È vero invece il contrario. È la proprietà immobiliare ad essere sotto attacco. Le proposte di aumentare l’Imu per gli immobili sfitti o la tassa di soggiorno sono per gli affitti brevi sono incommentabili. La stretta del Viminale sulle keybox e pulsantiere e l’introduzione del self check-in comporta un ulteriore aggravio sui proprietari degli immobili.

«Non è limitando e frenando i fenomeni in crescita come gli affitti brevi che si favorisce lo sviluppo economico. Colpire gli affitti brevi è un autogol per il turismo e più in generale per l’economia di Genova e della Liguria» – commentano ancora Nasini e Prato.

Le principali azioni da svolgere per migliorare la situazione abitativa in Italia sono il recupero degli oltre centomila appartamenti di edilizia residenziale pubblica non disponibili e il rafforzamento della locazione privata mediante misure di incentivazione fiscale, come l’azzeramento, dell’Imu per le abitazioni locate a canone concordato e garantendo una maggiore tutela dei proprietari in fase di rilascio degli immobili, ad esempio affidando le esecuzioni anche a soggetti diversi dagli ufficiali giudiziari.

corso per amministratore di condomio alla sede di genova di ape confedilizia assemblea soci
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Record di iscritti per il corso di formazione per Amministratore di Condominio

Previsti altri quattro corsi, uno dei quali per neofiti

Dopo la chiusura delle iscrizioni per il nostro Corso di Amministratore di Condominio, le lezioni sono partite e hanno confermato il grande interesse che c’è per questa professione e per l’iniziativa di Ape Confedilizia. I corsi di formazione si tengono presso nella nostra sede di via XX Settembre 41/5° piano a Genova. Il corso è organizzato da Confedilizia di Genova e Imperia, dal Dipartimento di Giurisprudenza (Università di Genova) in collaborazione con il Collegio dei geometri di Imperia. Ai sensi del DM 140/2014 al fine di poter esercitare l’attività professionale, il corso si propone di formare la figura dell’Amministratore di Condominio con le competenze necessarie alla gestione efficiente del condominio. Al termine del corso, previo superamento dell’esame finale, sarà rilasciato l’attestato di qualifica professionale abilitante alla professione valido in tutto il territorio nazionale italiano.

«Quest’anno le richieste di partecipare sono state numerose – fa notare il presidente dell’associazione, Vincenzo Nasini – anche per questo abbiamo in cantiere altri quattro corsi, uno dei quali per neofiti già da gennaio».

corso per amministratore di condomio alla sede di genova di ape confedilizia

Il corso è rivolto, indipendentemente dal possesso del diploma di laurea, a coloro che sono in possesso del diploma di scuola media superiore, oltre ai seguenti requisiti di legge: maggiore età, cittadinanza italiana o di altro Stato della Comunità Europea, con residenza stabile in Italia, casellario giudiziario generale nullo, codice fiscale e fotocopia documento d’identità. Le lezioni sono articolate in diversi moduli didattici per un totale di 72 ore (48 di lezioni teoriche e 24 di lezioni teorico- pratiche) con frequenza obbligatoria. Le lezioni avranno carattere frontale e interattivo, con particolare attenzione all’evoluzione normativa e giurisprudenziale, con analisi di casi pratici e simulazioni, formeranno oggetto del corso tutte le materie. Al temine del corso coloro che avranno presenziato al numero di ore obbligatoriamente previsto dal decreto saranno ammessi a sostenere una prova finale in presenza, coloro che le concluderanno con esito positivo, il Responsabile Scientifico attesterà il superamento con profitto dell’esame finale e verrà rilasciato un certificato sottoscritto dallo stesso Responsabile Scientifico.

Per quanto riguarda il programma didattico, il corso – diretto a perseguire gli obiettivi di cui all’art. 5 del Decreto Ministeriale 140/2014 — verterà sulle seguenti materie (che saranno affrontate con attenzione alle novità più recenti):

  • l’amministrazione condominiale, con particolare riguardo ai compiti ed ai poteri dell’amministratore;
  • la sicurezza degli edifici, con particolare riguardo ai requisiti di staticità e di risparmio energetico, ai sistemi di riscaldamento e di condizionamento, agli impianti idrici, elettrici ed agli ascensori e montacarichi, alla verifica della manutenzione delle parti comuni degli edifici ed alla prevenzione incendi;
  • le problematiche in tema di spazi comuni, regolamenti condominiali, ripartizione dei costi in relazione alle tabelle millesimali;
  • i diritti reali, con particolare riguardo al condominio degli edifici ed alla proprietà edilizia;
  • la normativa urbanistica, con particolare riguardo ai regolamenti edilizi, alla legislazione speciale della zona di interesse per l’esercizio della professione ed alle disposizioni sulle barriere architettoniche;
  • i contratti, in particolare quello d’appalto ed il contratto di lavoro subordinato;
  • le tecniche di risoluzione dei conflitti;
  • l’utilizzo degli strumenti informatici;
  • la contabilità.

Per richieste e prenotazioni si può scrivere una mail a info@apegeconfedilizia.org o chiamare allo 010565768, 010565149.

Focus sul condominio APE Confedilizia
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Focus sul condominio

Appuntamento giovedì 14 novembre alle ore 15 in Sala Einaudi – Palazzo Bernini al Corso (Via Borgognona 47, Roma) per un Focus sul condominio. 

Con i saluti introduttivi del Presidente Confedilizia, l’avv. Giorgio Spaziani Testa, e la presenza del nostro presidente avv. Vincenzo Nasini, nonché presidente del Registro nazionale amministratori condominiali Confedilizia-Coram, si parlerà ovviamente del condomnio, degli incentivi edilizi ancora in atto e responsabilità di lavori non conclusi o mai avviati.

L’ingresso è libero su prenotazione, per iscrivervi potete chiamare lo 06.6793489 o scrivere alla casella mail roma@confedilizia.it

Focus sul condominio APE Confedilizia locandinaINTERVIENE

sen. Roberto Rosso
Responsabile nazionale
Dipartimento CASA di Forza Italia

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dott. Giuliano Mandolesi
dottore commercialista, giornalista pubblicista

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presidente Registro nazionale amministratori condominiali Confedilizia-Coram

“I LAVORI NON CONCLUSI O MAI AVVIATI, LE EVENTUALI RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE”
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responsabile Coordinamento condominiale Confedilizia

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