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Il blocco della riforma del catasto una vittoria. Nasini: “Un’imposizione equa per combattere il nero”

L’avvocato Vincenzo Nasini

Ape Confedilizia Genova, Associazione della Proprietà Edilizia Genova, è stata in prima fila nella battaglia per bloccare una riforma del Catasto che avrebbe colpito duramente tanti piccoli proprietari; come spiega Vincenzo Nasini presidente della Confedilizia Genova e vice presidente nazionale. «La strada tracciata dalla Confedilizia è quella giusta. Se l’imposizione è equa i redditi emergono e il cosiddetto nero sparisce. Questa è la vera via per la lotta all’evasione non la tassa sui contanti di vecchietti e pensionati o sulle merendine dei nostri nipotini. Il catasto deve servire per garantire l’equità fiscale non come strumento surrettizio per fare cassa aumentando la già insopportabile pressione fiscale che strangola i proprietari di casa». Nelle ultime ore Nasini è rimasto in contatto con Giorgio Spaziani Testa, il presidente nazionale che è duramente intervenuto sull’ipotesi di riforma del catasto.
Nella bozza della nota di aggiornamento al Def (Nadef) diffusa nella serata di lunedì, si leggeva che “a completamento della manovra di bilancio 2020-2022, Il Governo dichiara quali collegati alla decisione di bilancio” 23 disegni di legge, fra i quali uno “recante riforma del catasto”. Nel testo ufficiale della Nadef pubblicato sul sito Internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze, i disegni di legge sono diventati 22, per effetto della cancellazione di quello relativo al catasto. Poche ore prima, nella registrazione della puntata della trasmissione televisiva di Porta a Porta, il Viceministro Misiani aveva anticipato tale proposito. «Nelle 24 ore che separano questi due avvenimenti c’è l’azione di Confedilizia, che dalle 20 di lunedì ha iniziato un’incessante opera di comunicazione pubblica, di contatti con i giornalisti, di interlocuzioni con la politica. Questa intensa attività, ovviamente condotta spesso in modo riservato, ha determinato il Governo a espungere dalla Nadef l’attuazione di una precisa raccomandazione della Commissione europea, che nei documenti Ue è esplicitamente finalizzata ad aumentare il gettito fiscale, cioè incrementare la tassazione sugli immobili.
Chi legge le nostre comunicazioni, segue il nostro sito e i nostri social network, ha potuto informarsi ora per ora sulla vicenda (compatibilmente con gli impegni lavorativi). Tuttavia, ogni tanto è il caso di soffermarsi sull’azione svolta da Confedilizia. Non per sciocchi autocompiacimenti, ma per consolidare la consapevolezza – almeno fra i nostri quadri dirigenti – del nostro ruolo, soprattutto in relazione al quotidiano rapporto con gli associati, che spesso ignorano quanto facciamo. Sui “social”, la reazione più frequente al dietrofront del Governo è improntata allo scetticismo: non c’è da fidarsi, vedrete che la ripresenteranno ecc. Riflessi comprensibili, visto come vanno le cose in politica ultimamente, e probabilmente fondati. Del resto, non abbiamo certo bisogno di leggere qualche commento di opinionisti seriali del web (quasi sempre non iscritti) per sapere quanto fugace sia qualsiasi accadimento che abbia a che fare con la politica dei nostri tempi. Così come siamo tutti ben consapevoli che la manovra di bilancio che si prepara sarà piena di rischi per la proprietà immobiliare».

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Governo, Confedilizia conferma il giudizio sospeso. Timori per il taglio tax expenditures, tra cui la cedolare secca

L’avv. Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova e vice presidente nazionale

Anche Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova e vice presidente nazionale, si associa alla dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, rispetto al programma del governo appena insediato: «Il discorso del Presidente del Consiglio non consente di esprimere un giudizio compiuto sul programma del nuovo Governo. Attendiamo, quindi, di valutare i concreti provvedimenti che verranno assunti e, se del caso, quelli che verranno omessi. Così come attendiamo di incontrare il Premier in occasione dei previsti confronti con le associazioni di categoria, per ribadirgli la necessità di guardare al settore immobiliare quale strumento per favorire la crescita e non più quale cassa (ormai vuota) dalla quale prelevare denari». Nel merito delle dichiarazioni programmatiche, solo un’annotazione. Il Presidente Conte ha detto che le risorse per evitare l’aumento dell’Iva saranno reperite, fra l’altro, attraverso il ‘riordino’ delle cosiddette tax expenditures. «Sul punto è bene essere chiari: se il mancato aumento di un’imposta venisse finanziato con l’aumento di altre imposte, il nuovo Governo partirebbe con il piede sbagliato» – aggiunge Nasini, ricordando che tra le “tax expenditures” vi sono numerose agevolazioni fiscali che riducono il prelievo per alcuni contribuenti: dalle classiche detrazioni e deduzioni d’imposta, passando per i crediti d’imposta e soprattutto le imposte sostitutive come la cedolare secca sugli affitti.

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100 Anni di Confedilizia Pisa

Nella foto il comm. Michele Vigne, vicepresidente di Confedilizia Nazionale, l’avv. Vincenzo Nasini​, presidente di Confedilizia Genova e vice presidente di Confedilizia Nazionale e il presidente di Confedilizia Nazionale Giorgio Spaziani Testa al termine dell’evento “100 Anni di Confedilizia Pisa” e dell’incontro dedicato alle locazioni, “Focus sulle locazioni: aggiornamento normativo e giurisprudenziale”, tenutosi il 21 giugno a Pisa.

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Conferenza nazionale di Confedilizia

Da genova nasini: «il patrimonio immobiliare garantisce il debito pubblico e va tutelato. Stop alle politiche fiscali folli»

Si è aperto quest’oggi a Roma l’annuale conferenza organizzativa di Confedlizia, occasione per fare il punto sulle novità scaturite dalla legge di Bilancio per il settore immobiliare. Con il presidente nazionale Giorgio Spaziani Testa, è anche il vice presidente nazionale e presidente di Ape-Confedilizia Genova, Vincenzo Nasini. Nel mirino dei vertici di Confedilizia le manovre decise dal Governo: «Da molto tempo a questa parte le manovre non contengono ciò di cui vi sarebbe bisogno: interventi coraggiosi, fiscali e non, per consentire al comparto di esprimere le sue potenzialità. Il Paese procede con il freno a mano tirato» – ha spiegato in sintesi Spaziani Testa. Per Nasini: «Il patrimonio immobiliare va tutelato e protetto dallo stato anche perché nessun paese al mondo può vantare una tale ricchezza che garantisce abbondantemente il debito pubblico a condizione che il suo valore venga difeso e non pregiudicato da politiche fiscali folli che colpiscono il risparmio immobiliare e favoriscono il consumo improduttivo». Dalla conferenza arriva l’invito a rivedere le politiche fiscali e una critica alle scelte riguardanti Imu e Tasi. Sullo sfondo restano anche le cifre allarmanti relative al crollo del valore immobiliare in molte città, a cominciare da Genova, dove il decremento tra il 2010 e oggi è stato del 22.9 per cento.

 

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Gravi gli aumenti di Imu e Tasi. Da Genova la presa di distanza dalla finanziaria

Per Vincenzo Nasini, presidente di Ape-Confedilizia Genova e vice presidente nazionale Confedilizia, quello sulla legge di bilancio appena approvata è un giudizio negativo rispetto all’aumento delle tasse comunali in arrivo:

«Molte delle promesse che hanno convinto molti proprietari di casa al momento del voto non sono state mantenute e anzi sembra volersi andare nella direzione opposta. Ma i proprietari, che rappresentano il 70 per 100 degli elettori italiani sono attenti a questi comportamenti e sanno trarre le opportune conclusioni al momento giusto. Il via libera dato ai Comuni rispetto all’aumento di Imu e Tasi è una decisione molto grave».

Già il presidente nazionale, Giorgio Spaziani Testa, aveva commentato a caldo la manovra facendo notare che «La proprietà immobiliare aspetta da tempo una riduzione dello spropositato carico fiscale patrimoniale che dal 2012 sta mettendo in ginocchio il settore e il suo indotto, non certo che esso sia addirittura incrementato». Anche l’avvio della cedolare secca al 21% per gli affitti commerciali e il rinnovo per un anno delle detrazioni per alcuni interventi sono poca cosa di fronte al rischio di salasso: «Per l’immobiliare e la crescita serve ben altro».

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DAL 1 LUGLIO AL 12 SETTEMBRE

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